giovedì 7 maggio 2009
Kaos - kARMA [2007]
"Dopo un anno di voci,vere o presunte,si è avverato “il sogno”:potete chiamarlo disco,musica o lavoro ma la verità è che questa creatura è qualcosa di più spesso;se la forza del rap è la comunicazione qua siamo di fronte alla massima esaltazione del primo strumento di integrazione fra le persone,cioè la parola.
Si possono fare supposizioni e discorsi riconducibili al personaggio Kaos ma quello che si avvicina più al vero è pensare che passano mode,visioni di rap,esaltazioni di veri o finti fenomeni arrivando ad una concezione che rimane indelebile in questo movimento:il Maestro,oltre ad essere NETTAMENTE IL MIGLIORE,è quello che riesce a trasmettere più emozioni attraverso barre,ritornelli e bridge,con uno stile unico,prepotentemente del basso,e con una proprietà di lessico(che a molti sulla scena italiana manca)e tecnica che nessuno riesce ad avvicinare ed emulare.
Gli unici dubbi che assalivano i veri fan del Don erano rivolti alle strumentali;questi pensieri angosciosi erano motivati da una parte per le defezioni “obbligate” di Deda e Neffa,dall’altra per le gran parti delle produzioni scrause che girano adesso…Ma il risultato dei beat in Karma suona meravigliosamente azzeccato al flow di Kaos,difficile da immaginare,ma le produzioni di un Don Joe a livelli mai visti,neanche in Mi Fist,uno Shablo assurdo e fenomeni pronti a distinguersi per anni e anni come Mace e Argento,accompagnati,delle volte,da tecniche di scratch ottime(ai piatti gli stessi Shablo e Argento più Dj Craim)rendono perfetto e completo,questo disco, sotto ogni punto di vista.
Questo lavoro è diviso in 14 capitoli dove troviamo un intro,un interlude,11 song e un remix fatto veramente bene(il 6° Senso RMX) e facendo girare questo disco per 2 volte nello stereo si intuisce subito della presenza di capolavori in successione con una canzone in particolare che balza subito nel cuore dell’ascoltatore non superficiale;Pandemia… Questa perla è qualcosa di sbalorditivo,la rivisitazione teologica fra il bene e il male romanzata dal Maestro è di un spessore fuori dal normale che va tanto a braccetto con quel capolavoro del cinema che prende il nome de “L’avvocato del Diavolo”,trovando massima espressività in queste barre:” Sto Dio ha troppe regole, è già ignobile
che abbia creato il male io non chiedo il suo perdono il mio peccato è originale, non è uguale non c'è più niente di normale o è inferno sulla terra o è paradiso artificiale e allora dimmi quale di ste ipotesi non regge per la sua legge, noi siamo pecore in un gregge e ancora non vi sfugge un altro piccolo dettaglio? A indurci in tentazione era satana o mi sbaglio?”.
Altra gemme in successione sono 1,La Zona Morta e Il 6° Senso(miglior beat dell’album),che vede il primo feat dei Club Dogo dove Mace e Don Joe fanno lavori assurdi stendendo tappetti sonori perfetti per il Don:nella prima Kaos attacca tutte le facce che fanno sfigurare questo movimento:” Qualcosa è poco chiaro come nato,per rappare e adesso pseudo metallaro ovvero milioni
d'euro per un flop regina dell'hiphop, che adesso in radio spinge i dischi delle lollipop”,seguendo con una stesura di questo concetto centrato sulla tecnica e le metriche usate dai pivelli che girano adesso,arrivando ad usare il proprio extra-senso(6°) per attaccare tutto e tutti supportato dei nuovi amici Jake e Guè;permettetemi di dire una cosa:i Dogo sicuramente hanno talento da vendere ma è imbarazzante l’abisso che c’è fra le stesure di testo fra Kaos e il duo milanese e questa canzone è solo la conferma di chi è il numero 1 e chi ne deve ancora sudare di strada per arrivare a quei livelli,se mai i due della Dogo Gang ci arriveranno…
Il disco si avvale anche di altre collaborazioni tutte azzeccate:Turi in Mu-Sick rivisita col protagonista il perché della “Musica è la vittima…”,Moddi spalleggia il sig.Fiorito in una canzone,D.C.V.D., dedicata all’amicizia che lega i due a Trix,praticamente una scrittura in musica di tutti i km percorsi in questi 10 anni per tutta Italia(e sono tanti…)con la convinzione che i live siano il primo mezzo per far espandere la cosa che più amiamo,celebrazione che raggiunge livelli incredibili in Firewire,con l’aggiunta della critica rivolta a tutti i chiacchieroni che spopolano in rete,canzone accompagnata da un magistrale beat creato dal sempre più perfetto Don Joe e che vanta la collaborazione migliore dell’album,cioè il Colle Der Fomento,e chi se no,dove Danno inizia:” Benvenuti in mezzo al panico del secolo mediatico,dove ogni regola è infranta e non esiste zona franca;dove la gente arranca appresso al prossimo spettacolo
e già dal giorno zero ha alzato in cielo la bandiera bianca,questa è l'era della catalessi che vuoi farci per amarci,pimpiamo duplicati di noi stessi vittime degli eccessi”,Kaos continua:” Chiudi la tua ADSL e vai a fanculo più in fretta tra la rete infetta manie da web master filosofia sospetta nostalgia da ghetto blaster,sono figli di napster con le skills virtuali sono come da blockbuster stessi film sempre uguali, sono quelli coi cd multimediali più potenti ma sono effetti speciali in mano a banali utenti”,finendo con Masito:” Tutto fa moda tutto su misura e poi nessuno si schioda ,questi tossici in prova la paranoia affiora per fotterci e sfotterci ancora e ancora il business dell'ora la gara a chi è piu infame a chi è più svelto "esselo" il sòrdo è l'unico scettro”,il tutto per una perla ed il terzo atto magnifico che questi talenti hanno sfornato dopo i fantastici primi 2 episodi:Ciao,Ciao e La Fenice.
Le altre 3 produzioni di Shablo,oltra alla già citata D.C.V.D.,rendono il produttore italo-argentino una perfetta spalla per Kaos:Algoritmi è una rivisitazione matematica della carriera VENTENNALE del Don con l’aggiunta stupenda di un lavoro di scratch di alto livello,preceduta dalla tristissima Karma(“Un Nome,una Conseguenza”),arrivando alla stupenda Insomnia;qua troviamo il Maestro in preda ai suoi incubi con occhi aperti specchio di una vita veloce che ci fa riflettere solo di notte:” Il tuo obiettivo è sopravvivere, il suo è farti impazzire saprà colpire mentre guardi nel passato, ricordi che era meglio riuscire ad aver scordato, col risultato che niente è più uguale se ogni immagine si sovrappone in modo casuale perché quando il male è il solo modo per descriverlo, tocca viverlo in tempo reale”.
I chiacchieroni sono ancora gli incubi assidui nella mente di Kaos e tutto questo traspare nella bellissima Blah Blah,song supportata da un fantastico lavoro di Argento sia ai tecnici,sia ai piatti;segue l’ottimo remix,sempre prodotto da Don Joe,de Il 6° Senso,fino ad arrivare alla canzone più struggente dell’album,Fine:questa canzone inizia con un intro preso da una conversazione fra Brad Pitt e Morgan Freeman tratta dal film Seven,ottima scelta per fa capire dove il Maestro vuole andare a parare;la scelta tragica che si deve prendere è:scappare dall’insidie e cercare un vita fatta di sentimenti veri(la foresta…)o queste insidie dobbiamo cercarle dentro di noi?Siamo noi lo sbaglio allora?Sicuramente Kaos si sarà posto la domanda un milione di volte ma forse proprio questa canzone e la parola Karma,essendo sia l'attività o agire in sé sia l'insieme delle conseguenze delle azioni compiute da un individuo nelle vite precedenti e secondo la legge del Karma le azioni del corpo, della parola e dello spirito (i pensieri) sono insieme causa e conseguenza di altre azioni, trovano la propria risposta.
Se egli è nato con il Fastidio,che sta a significare il peccato quando nasci e che ti perseguita,continui con L’Attesa,cioè la vita che sta a significare tutto il lasso di tempo dove provi a trovare la “tua” pace,arrivando fino al Karma, la pace interiore terrena trovata dopo lunghe battaglie,tutto questo sta a significare che Fine è l’ultimo capitolo della vita artistica di questo straordinario b-boy,simbolo metaforico e reale che sta a significare che,forse,le proprie risposte lungo la sua carriera le ha trovate proprio adesso.
Dico forse,perché dopo il Karma spero che ci sia L’Addio,artistico,ed è questo che mi fa sperare in uno sforzo associato ad un altro capolavoro;se è veramente l'ultima fatica del Maestro l’eredità lasciata pesa come un macigno e potrebbe avere delle conseguenze letali.
Solo il futuro ci darà le fatidiche risposte…"
Recensione di Nasir aka Dj Bamboo
Quella che vi ho riportato è la bellissima recensione di kARMA, NON MIA! A scriverla è stato infatti l'utente di un forum che frequento, che in fatto di Hip Hop se la cava abbastanza ( LOL). Lo invitai a partecipare al blog come recensore e mi ha passato questa sua bellissima recensione, che aveva fatto tempo fa, all'uscita dell'album, ma che, nonostante sia "vecchia", non ho esitato a postar sul Blog perché merita. Beh Kaos non ha bisogno di presentazioni spero solo che chi non ha ancora preso il disco lo faccia perchè oltre ad essere un disco di rara bellezza diventerà probabilmente, come tutti gli album di Kaos, un raro pezzo da collezione.
Buon Ascolto
Kaos' Myspace
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento